Terra d’Arezzo, un cantico salga dal nostro cuore a te, che luce ai popoli fosti col tuo splendore.
Da quasi trenta secoli parla di te la storia e mille e mille pagine consacra alla tua gloria.
Galoppa galoppa, o bel cavalier, tu sei la speranza del nostro Qartier; col braccio robusto che piega il destin, trionfa, o gagliardo, del Re Saracin, trionfa, o gagliardo, del Re Saracin.
Or che risorgon gli animi, d’Italia al nuovo sole, Terra d’Arezzo, esaltati, chè in marcia è la tua prole.
Le mète già sfavillano dinanzi al nostro ardire; santo è l’amor che infiammaci, più santo è l’avvemre.
Galoppa galoppa, obel cavalier, tu sei la speranza del nostro Qartier; col braccio robusto che piega il destin, trionfa, o gagliardo, del Re Saracin,trionfa, o gagliardo, del Re Saracin.
Parole di Alberto Severi (1883 – 1958), messe in musica dal Maestro Giuseppe Pietri (1886 – 1946).